Testi scelti tra gli scritti e insegnamenti di Padre Theodossios Maria della Croce
Perché consacrarsi alla Santissima Vergine
La Santissima Vergine ci conduce a Dio
La consacrazione alla Santissima Vergine ha una grandissima importanza nella vita degli esseri. Non è una piccola devozione, non è soltanto una manifestazione di venerazione, è un atto fondamentale, come è un atto fondamentale la nascita di un uomo, come è un atto fondamentale l'Eucarestia. E' un atto fondamentale donare la propria volontà alla volontà della Santissima Vergine, perché Ella che è la Madre di Dio come Essere; sia la Madre di Dio in noi. Si tratta di un atto maggiore, molto solitario.Colei che ha permesso la venuta di Dio sulla terra ontologicamente, come Essere, è Lei che permetterà al nostro essere di unirsi all'Essere di Cristo.l nostro scopo, come la nostra missione sulla terra è esattamente questo: unirsi a Cristo ontologicamente; e il primo essere, la prima realtà vivente che con certezza permette tale cammino verso l'unione fondamentale, è Colei che Lo ha messo al mondo come essere umano.
Il grande segreto di coloro che hanno conosciuto un poco il Cristo, il grande segreto e al tempo stesso il grande problema, è la fedeltà: poter restare stabili, fedeli in mezzo a qualunque tempesta. Ora, la Santissima Vergine è il solo rifugio umano, puramente umano, che ci permette di avere il cammino garantito e la fedeltà garantita. Non esiste un protettore migliore nel mistero del mondo e dell'Incarnazione, non esiste un migliore protettore perché la nostra vita quotidiana - poco importa quale sia la forma di vita - sia fedele.
L'importanza della parola
La parola, il verbo dell'uomo, a prescindere da tutte le profanazioni e da tutti gli errori, contiene una grande forza creatrice e una grande sacralità.
Con la stessa lingua, con la stessa possibilità di parlare, con la medesima bocca, l'uomo può bestemmiare o cantare inni e compiere grandi sacramenti. Ma la parola esteriore conta poco; la vera parola è il verbo intimo dell'uomo che si esprime mediante la parola esteriore, e questo verbo intimo è ad immagine del Verbo eterno, perché da esso è creato.
Ora,quando l'uomo nella sua intimità più profonda, nella sua volontà più limpida e libera pronuncia, senza suono esteriore, un sì o un no, una benedizione, una donazione, una parola di amicizia, questa parola è creatrice, creatrice quasi all'immagine del Verbo eterno. Per questo nei Sacramenti della Santa Chiesa, le parole semplici, si e no, hanno un enorme valore che vincola l'uomo per l'eternità.
Gli atti di consacrazione, quindi, non dipendono soltanto dalle parole pronunciate esteriormente, i1 loro valore è un atto della volontà intima che offre il suo destino, la sua persona intera, alla volontà di Dio. Ci possiamo chiedere: se un'anima non si offre alla volontà di Dio, è libera da essa? Può fuggire dalla volontà di Dio? Certamente no. Ma questa volontaria offerta costituisce un atto che entra nell'itinerario della Provvidenza, e fa in modo che la persona partecipi e contribuisca al proprio cammino spirituale.
Perciò dobbiamo essere molto attenti ad ogni parola che pronunciamo e ad ogni pensiero. Se fosse possibile, non bisognerebbe avere mai un gesto di impazienza o di intolleranza per una cosa stancante o spiacevole; non condannare, non colpire nel segreto del nostro pensiero, perché il pensiero dell'uomo, cioè la parola intima non sempre pronunciata, può essere un coltello o una benedizione.
Rivolgere questa parola intima al Signore o alla Madre del Signore - che è la stessa cosa perché tutto va al Signore - è una delle più belle azioni che l'uomo possa compiere per la propria salvezza, per la propria protezione in tutte le circostanze e in ogni forma di vita: nel mondo, in mezzo alle attività della città, in una famiglia con numerosi figli, o nel deserto, nell'eremo di una montagna o di un angolo della foresta.
Questo atto interiore costituisce nelle scelte, nelle azioni, nei sentimenti, nei nostri si e nei nostri no, la garanzia di essere guidati dall'altissima Consigliera dell'universo, la Santissima Vergine Maria.
Che cosa significa: "Io mi consacro"
Quando ci consacriamo alla Santissima Vergine dobbiamo pensare alle parole del Cristo sulla croce: "Donna, ecco tuo figlio...Ecco tua Madre". Queste parole ci ricordano che Gesù ci ha affidato veramente alla Santissima Vergine, è stato il suo ultimo desiderio, il suo testamento.
Quando l'evangelista cita queste parole di Cristo e narra questi dettagli non scrive un romanzo; ogni parola scritta ha un significato molto grande.
Quando il Cristo ha detto: "Ecco tua Madre", lo ha detto per l'eternità, all'umanità intera. Lasciava, non sulla terra ma nell'eternità, come Madre della Redenzione di ogni uomo, Colei che è stata la Collaboratrice per la sua propria Incarnazione.
Ogni persona che in questo mondo pieno di negazioni, di rivolta, di orgoglio e di egoismo e di ogni altro tipo di peccato, ogni persona che si ricorda che deve tornare a Dio e che desidera compiere una atto per ritrovare la via attraverso la quale possa ritrovare la sua Origine, si volge verso questa Donna che Cristo ha lasciato come Madre della Chiesa, e si offre per seguire con lei Gesù Cristo fino ai piedi della Croce.
Consacrarsi alla Santissima Vergine significa soltanto che Le chiediamo di accettare anche noi come suoi figli. Lo siamo senza domandarlo, è vero, ma se lo chiediamo espressamente vuol dire che vogliamo essere suoi figli per amore, non per forza o ignorandolo. Essere suoi figli significa affidarsi a Lei affinché guidi i nostri passi in ogni circostanza della nostra vita, qualunque sia il cammino per il nostro compimento, a nord o a sud, a destra o a sinistra. Illuminati da Dio, sappiamo che l'uomo da solo non potrà mai compiere qualcosa di perfetto, non potrà mai essere sicuro di saper scegliere con le sue sole forze il bene. Allora, per non affidarci al nostro proprio spirito e alla nostra propria sensibilità che possono trarci in inganno poiché noi tutti deriviamo dalla medesima stirpe del peccato, ci volgiamo verso la Madre di Dio e a Lei ci doniamo interamente. Siamo affidati così alla Chiesa più intima che è il Cuore di Cristo e quello della Santissima Vergine.
Colui che si consacra compie, mediante il mistero della sua parola (anche se questa non viene pronunciata esternamente) un atto di redenzione maggiore, ritorna a quello stato nel quale era l'uomo prima della caduta. Mediante le parole della consacrazione, egli compie un mistero, poiché il verbo dell'uomo, alla misura della sua purificazione, ritorna alla sua origine: il Verbo eterno. Per questo la parola dell'uomo che nell'intimo si affida totalmente a Dio è potente.
E quando compiamo un qualunque atto liturgico o un atto di offerta di noi stessi, alla misura della nostra sincerità e del grado della nostra purificazione, questo atto è quasi materiale. Dicendo per esempio: "Io mi consacro", secondo il grado della mia limpidezza interiore, è come se prendessi me stesso come un oggetto e lo deponessi tra le mani della Santissima Vergine.
L'aiuto della Santissima Vergine
La Santissima Vergine è una realtà immensa, è l'essere umano che ha superato la morte. La Santissima Vergine non è un essere umano e divino, Ella è totalmente umana, ma per la grazia di Dio, per la grazia e la potenza di Cristo, Uomo-Dio, ha superato la morte. E per questo può aiutare ad ogni istante, nel corso dei secoli, tutte le anime, anche quelle che sono contro di Lei. (Ad esempio la conversione di Bruno Cornacchiola alle Tre Fontane a Roma, che fu convertito dalla Santissima Vergine stessa che gli apparve mentre stava scrivendo un articolo contro di Lei.)
La Santissima Vergine, che ha vinto e superato la morte, è l'unica persona che può assisterci in qualunque momento e farci partecipare a quelle vibrazioni di vita, a quelle bellezze eterne che il mondo non può percepire. E se il mondo ci odia, se tutta la città ci odia, se la famiglia ci odia, se tutto l'universo ci odia, quando i1 Signore è con noi abbiamo la grazia e la gioia eterna nel cuore. E questo ce lo garantisce la Santissima Vergine.
Non siate stupiti, impressionati dal fatto che molti sacerdoti, battezzati, religiosi e religiose sono molto lontani dalla Verità. Vi sono sempre accanto al Cristo, cioè alla Chiesa, traditori e anime deboli, sempre. La Santissima Vergine non ci aiuta in base al merito di questi sacerdoti lontani dalla verità, ci aiuta in base al merito della nostra consacrazione.
La Consacrazione apre i nostri occhi interiori
Quando un'anima si consacra totalmente alla Santissima Vergine, può accadere che debba affrontare molte prove, ma ritroverà sempre davanti a sé un aiuto, un'assistenza di Dio.
E quando l'anima si consacra con tutto il cuore, accade allora un grande miracolo. E' come se nella vita di questa persona altri occhi si aprissero, un altro udito, un altro tatto: tutte le cose, le parole, le immagini e tutte le sensazioni fisiche (il caldo, il freddo...) hanno un altro aspetto e un'altra influenza. Attraverso le stesse cose, le stesse immagini, gli stessi volti e i medesimi suoni, l'uomo percepisce, sente un altro canto, un'altra immagine, un altro sogno, un'altra speranza. Una gioia misteriosa riempie la sua anima.
E talvolta, quando è sola, l'anima sente il bisogno di inginocchiarsi e di abbracciare le pietre e il suolo stesso per riconoscenza al Signore.
Non avere paura di essere offerti
Nella mia esperienza religiosa, spirituale, sacerdotale, ho conosciuto molti casi, molte anime che, sebbene fossero consacrate (religiosi, sacerdoti o laici), vivevano con una vaga paura continua. Queste anime non si erano veramente offerte, non avevano capito che quello che avevano ricevuto le fissava per sempre su una realtà di unione che non permette più di avere altre preoccupazioni all'infuori di quella dl compiere la volontà dl Dio.
Perché solo allora il cuore si apre, si dilata, ama, benedice, cade talvolta, ma si rialza, si spazientisce, ma ritrova la pazienza: rimane sempre stabile, come dice la parola del salmo: Di chi avrò paura quando il Signore è con me?
E come il Signore può essere con noi? Quando noi vogliamo essere con Lui. Non appena lo vogliamo Egli è con noi. Non c'è un attimo di ritardo: nel medesimo momento in cui desideriamo essere con Lui, Egli è con noi ed è questa la maestà del suo miracolo eterno e perpetuo: Egli è costantemente con noi. Se noi dubitiamo, è perché non siamo totalmente ofrerti.
Per essere fedeli, occorre aver offerto totalmente la nostra volontà.
Gioia e dolore
E accade anche un'altra cosa. Dio stesso interviene misteriosamente nel nostro essere, nel nostro spirito e nelle nostre ossa e ci ofrre - non siate stupiti - la santificazione. Ma perché questi miracoli siano compiuti occorre sempre un "si" perpetuo nell'intimo dell'uomo.
Ricordatevi quante volte nella Sacra Bibbia avete ascoltato: "Abramo!" "Eccomi!". Sempre la risposta: "Eccomi!". Non c'è un'altra parola. Occorre sempre la disponibilità.
E da questo "Eccomi!", nella misura in cui è pronunciato dal profondo intimo dell'uomo, emerge una saggezza ed una conoscenza che non può essere acquistata né con molti lavori intellettuali, né con letture, né con molte fatiche, una conoscenza che invade l'uomo come una grazia e come raggi di sapienza.
La gente, i cristiani stessi spesso entrano nella vita, nelle scuole e nelle diverse attività più o meno preparati, con una falsa idea che dobbiamo sempre correggere, perché i nostri passi sacri abbiano realtà, verità ed efficacia. Molte volte nel catechismo, senza esserne sempre coscienti, si trasmette pian piano l'impressione e l'idea che se siamo buoni cristiani tutto andrà bene sulla terra, avremo tutte le cose materiali: lavoro, salute, soldi, stima, onori, in una parola, tutto. E' un inganno. E' come se volessimo dire che Cristo ha vissuto con questi privilegi. Il cristiano ottiene questa abbondanza della vita, interiormente: ottiene grazie, pace, ottiene amore, quello che il mondo non può dare, quello che non muore, ottiene la grande grazia del perdono, è continuamente benedizione. Perciò la nostra vita esteriore può essere piena di sofferenze, di malattie, di calunnie, prove di ogni tipo, ma tutto questo diviene una grazia se siamo veramente offerti al Signore senza condizione. Non parlo degli eremiti, dei sacerdoti e dei consacrati, parlo dell'offerta che hanno fatto e fanno molte anime anche in mezzo alla vita del mondo attivo e rumoroso.
E dobbiamo sapere che la Santissima Vergine, l'anima più pura e più bella, la creatura più innocente e più sapiente, ricevette fin da quando Gesù era bambino, "una spada" che avrebbe trafitto la sua anima.
Quando siamo stati battezzati, "siamo stati battezzati nella morte del Signore" come dice San Paolo. Questo vuol dire che da una parte siamo predisposti ad accettare qualsiasi dolore, prova, solitudine e tradimento senza maledire, all'imitazione di Cristo; e d'altra parte questa disponibilità nell'intimità dell'uomo, apre le porte mistiche alla gioia eterna "che nessuno può toglierci" come dice Cristo.
Queste due realtà vanno insieme, si ricevono insieme secondo il grado di preparazione delle persone.
Perciò ho detto che molte volte sia i bambini che gli adulti si trovano nell'inganno quando credono o è stato loro trasmesso ambiguamente, che la vita dei Sacramenti conduce alla gioia come se essa fosse un cammino di rose, senza alcun dolore. Devono essere invece preparati per una gioia che il mondo non conosce, che ci invade interiormente, e devono sapere che potremo anche essere chiamati a testimoniare la nostra fede, a soffrire per il bene dei nostri cari, a soffrire come Cristo, accanto a Cristo per tutti gli uomini.
L'appello all'Amore eterno
Ecco il significato della consacrazione: doniamo alla Santissima Vergine tutto il nostro essere, e la Madonna ci condurrà, come Lei sa, giacché quello che Lei sa è la volontà del Signore.
Ogni persona che ha compiuto questo atto interiore di donazione alla Madonna, può essere sicura che presto o tardi nella sua vita, sarà pacificata, consolata, innalzata a figlia di Dio.
San Paolo dice ai Romani che quelli che Dio ha predestinati, li ha anche chiamati,e coloro che ha chiamati li ha anche giustificati. Questo vuol dire in poche parole che, quando ci sentiamo chiamati a partecipare all'Amore eterno sulla terra, quando siamo chiamati a far parte di questo esercito della Santissima Vergine, dobbiamo essere certi che nello stesso istante siamo giustificati.
Non dobbiamo pensare: io non ne sono degno, io ho commesso questo, io sono stato cosi... Tutto il passato subisce una purificazione. Avremo sicuramente delle prove, dopo esserci consacrati, avremo tristezze, pene, ma tutto questo deve essere accettato come facente parte del mistero della gloria
Dobbiamo rispondere: Si, io vengo a Te, Santissima Vergine, voglio essere con il Cristo, qualunque sia la vita che mi destini, a nord o a sud, dovessi divenire Papa o spazzino. Questa disponibilità è l'espressione del nostro amore.
La giustificazione è la conseguenza della chiamata. Quando Dio dice: Tu, va li, e tu ci vai, questo passo è già la giustificazione; soffriremo, ma siamo sul cammino della salvezza. Diversamente l'appello non ha valore. Quando parlo di appello, non mi riferisco all'appello sacerdotale o religioso, parlo dell'appello nella vita di ognuno. Dobbiamo rispondere all'appello del Signore che ci chiama ad appartenere e a partecipare con la nostra volontà alla sua opera di Redenzione.
Ecco come dobbiamo pregare, e con quale anima limpida e serena dobbiamo presentarci alla Madonna perché, benché peccatori, vogliamo essere con Cristo.
(Da diverse omelie del Padre)
DA "IL SEGRETO DI MARIA" DI SAN LUIGI MARIA DI MONTFORT
Maria è tesoriera delle grazie
Dio l'ha scelta come tesoriera, amministratrice e distributrice di tutte le grazie; per questo ogni grazia sua ed ogni Suo dono passa per le mani di lei, e -secondo San Bernardino - per il potere che le è stato assegnato, ella dà a chi vuole, come vuole, quando vuole e nella misura che vuole le grazie dell'eterno Padre, le virtù del Cristo e i doni dello Spirito Santo.
E' Madre dei membri di Cristo
Poiché Maria ha formato il Capo dei predestinati, Gesù Cristo, ancora a lei tocca il formare i membri di questo Capo, i cristiani veri, perché una madre non forma la testa senza le membra, né le membra senza la testa. Perciò, se uno vuole essere membro di Gesù Cristo, pieno di grazia e di verità, deve essere formato in Maria per mezzo della grazia di Cristo, la quale si trova in lei con pienezza per essere comunicata in pieno ai veri membri di Cristo ed ai suoi veri figli.
Fa crescere nella grazia
Maria ha ricevuto da Dio un dominio speciale sulle anime per nutrirle e per farle crescere in Dio. Sant'Agostino dice perfino che in questo mondo i predestinati sono intera mente racchiusi nel seno di Maria, e vengono alla luce solo quando questa buona Madre li genera alla vita eterna. Per conseguenza, come il bimbo trae ogni nutrimento dalla propria madre, la quale proporziona il cibo alla sua rragilità, cosi i predestinati traggono ogni nutrimento spirituale ed ogni vigore da Maria.
Maria aiuta a portare la croce
Non si vuol dire che chi ha trovato Maria con una vera devozione sia esentato dalle croci e dalle sofferenze, tutt'altro! Ne è investito più degli altri, perché Maria, quale madre dei viventi, dà a tutti i suoi figli qualche particella dell'albero della vita, la croce di Gesù.
Però mentre sceglie buone croci, dà loro la grazia di portarle pazientemente e perfino con gioia, di modo che le croci da lei assegnate a quelli che le appartengono sono dei canditi o delle croci candite più che croci amare; oppure, anche se sentono per un po' di tempo l'amarezza del calice che bisogna assolutamente bere per diventare amici di Dio, la consolazione e la gioia che la buona Madre fa succedere alla tristezza, li animano infinitamente a portare croci ancora più pesanti ed amare.
Maria produce frutti nell'anima fedele
Siccome dovunque è vergine feconda, ella porta nell'intimo dello spirito in cui si trova la purezza dell'anima e del corpo, la purezza delle intenzioni e dei propositi, la fecondità delle buone opere.
Cara anima, non credere che Maria, la più feconda delle pure creature, capace perfino di produrre un Dio, resti oziosa nell'anima'fedele. La farà vivere incessantemente in Cristo e Cristo in lei. "Fglioli miei, per i quali io continuo a soffrire i dolori della maternità finché non sia formato in voi il Cristo" (Gal.4,19). E se Gesù Cristo è altrettanto frutto di Maria in ciascuna anima in particolare quanto lo è per tutte in generale, è suo frutto e capolavoro specialmente nell'anima in cui c'è Maria.
Valore della Consacrazione
Darsi a Gesù per le mani di Maria è imitare Dio Padre che ci ha dato il Figlio soltanto per mezzo di Maria, e continua a darci le sue grazie soltanto per mezzo di Maria; è imitare Dio Figlio che venne a noi solo per mezzo di Maria e, avendoci dato l'esempio per fare come egli ha ratto, ci incoraggia ad andare a lui con lo stesso mezzo con il quale egli è venuto a noi, Maria; è imitare lo Spirito Santo che non comunica le grazie ed i favori che per mezzo di Maria.
CONSACRAZIONE ALLA SANTISSIMA VERGINE
(di S. Luigi Maria Grignion di Montfort)
Io, N..., peccatore infedele, rinnovo oggi e ratifico nelle tue mani, o Maria Immacolata, i voti del mio Battesimo. Rinunzio per sempre a Satana, alle sue seduzioni e alle sue opere e mi do interamente a Gesù Cristo, la Sapienza incarnata, per portare la mia croce dietro a Lui tutti i giorni della mia vita. E affinché io gli sia più fedele che nel passato, ti scelgo oggi, o Maria, alla presenza di tutta la Corte celeste, per mia Madre e Padrona. A Te, come uno schiavo, io abbandono e consacro il mio corpo e l'anima mia, i miei beni interni ed esterni e il valore stesso delle mie buone opere passate, presenti e future, lasciandoti un intero e pieno diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza eccezione, a tuo piacimento, alla maggior gloria di Dio nel tempo e nell'eternità. Cosi sia.
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